#frasi su foto
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Attimi torinesi
#Turin#Torino#Italia#Italy#Piemonte#Pensieri#Parole#Foto#fotografi su tumblr#fotografia#photo taken by me#film photography#photography#my photos#Sunset#sunset pics#River#Fiume#Po#Fiume Po#romanticism#Quote#Frasi#frasi pensieri
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Ma tutte queste persone che odiano gli stati uniti d'America... Che cazzo ci fanno qui? Già qui, su un social che guarda il caso e proprio americano... Andate su tiktok! 💪🫣😁😁😁 Su' sù...
#gente che odia il loro paese#kseenefrega#frasi belle#frasi vere#frasi vita#ironia#ironico#frasi mie#andate su tiktok#foto web#topolino#fuck you
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Che bella questa frase.
Oggi è la festa dei nonni, santi nonni, come dico sempre io dei nonni di mio figlio.
E questa frase mi ricorda tanto gli occhi delle mie due nonne. Entrambi occhi azzurri, che mio figlio ha ereditato. Occhi che in effetti non puoi dimenticare.
Mia nonna di qui era una donna forte, alta, decisa, dalla quale andavo ogni giorno dopo scuola, quando ancora era raro il tempo pieno, in attesa dei miei genitori che erano al lavoro. E quando mia mamma arrivava a prendermi era sempre di corsa e mi ricordo benissimo la voce di mia nonna che, dalla lobbia, con me di fianco, le diceva: "Sei di fretta, te la butto giù così non sali". Cucinava delle frittelle a carnevale che non ho mai più mangiato. Io ero la nipote più grande di otto, andavamo in montagna a luglio solo io e lei e via via arrivavano tutti i nipoti. E lei teneva praticamente tutti. Quando eravamo sole facevamo delle camminate nei boschi, con un bastone ogni volta trovato al momento, con le sue gambe che erano già un po' storte. Arriva da lei il mio amore per la montagna. Era una donna precisa, ma avanti. Una delle cose che mi ricordo per ultime, prima che la sua testolina perdesse il contatto con le realtà, è come rispose a mia mamma quando le dicemmo che io e il mio allora moroso, ora marito, volevamo andare a vivere insieme. Mia mamma non era convinta e mi disse di andare a chiedere a mia nonna, e lei semplicemente disse sì, non vedo il problema. Mia mamma non ha potuto dire più niente.
L'altra mia nonna viveva invece in Sardegna e quindi la vedevo una volta l'anno in agosto. Stessi occhi azzurri, ma una donnina minuta, magra anche con tutti gli strati di vestiti che indossava, di un riserbo enorme. Che viveva in simbiosi con mio nonno. Con due nomi fatti uno per l'altra: Bonaria e Felice. Di lei ho ricordi più rari per il poco tempo insieme. Però non posso dimenticare le tavolate a casa sua con tutti gli zii ed i cugini e lei che cucinava ravioli di magro per tutta la via. Quanti pomodori abbiamo tagliato per fare la conserva. Le uova delle galline che ogni giorno andava a prendere nel piccolo pollaio in cortile. E mi ricordo benissimo, tipo una foto stampata nella memoria, lei, che aveva sempre freddo essendo magrolina, seduta su questa mini seggiolina di legno, davanti al camino acceso anche in agosto, con un pentolino con il gelato che si scioglieva un po', se no era troppo freddo. E poi le frasi che diceva sempre e che uso ancora: "cottu o non cottu su fogu dda biu", "la casa non ruba nasconde" e quello che era il suo saluto ogni volta che sapeva che dovevamo andare via "venite quando volete", come dire, torna il prima possibile, ma fai quello che devi fare.
Le mie nonne, e la loro luce negli occhi, non le dimenticherò mai.
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CMQ MANU E IL FANCLUB SONO IN LOVE CON PECCO MA IN UNA MANIERA CHE É SCIOCCANTE, sembrano piccoli soldati pronti a morire per lui
Non riesco a finire un vlog intero perche mi cringiano troppo con le loro frasi “pecco sta cambianfo la storia, come ti senti a far parte della storia mio eroe🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥰🥰🥰🥰🥰🥰”
Seriously
Tra l’altro confermato che il fan club sono tutti i suoi amichetti? Perche la possibilità che ce ne sia anche solo uno tra loro che non lo conosceva ma che era cosi obsessed con lui da unirsi al fan club mi fa morire
MADO I DISCORSI SUL FANCLUB LI AMO
ALLORA ONESTAMENTE L’UNICO CHE NON HO VISTO NELLE FOTO DI QUANDO ERANO PIÙ PICCOLI È ALBY
COMUNQUE MANU E PECCO SONO IN LOVE, LI SHIPPO TROPPO (shippo chiunque) PERÒ CE DAI
NON CE LA FACCIO
(non ho assolutamente scritto una ff su di loro)
(ovviamente non ho nemmeno fatto un edit su manu)
(e chiaramente non ho sclerato quando manu mi ha risposto ad una storia su insta)
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Oh che bella foto, metto like
La vorrei rebloggare 🙂 *tasto reblog disattivato*
Va beh allora lascio un commento all'autore/trice 🙂 *in questo post non puoi lasciare commenti*
Magari glielo dico in ask 🙂 *domande disattivate*
Non vorrei essere invadente ma potrei scriverglielo per messaggio 🙂 *non puoi scrivere a questo utente*
E allora vaffanculo, ti tolgo il cuoricino, smetto di seguirti e ti blocco pure, sparisci 😒 che problemi avete? Che paranoie avete? Vuoi solo like e nessun altro tipo di interazione ? Come se fossi chissà quale celebrità? Limitarti a pubblicare cose a che pro? Solo per vedere la gente che ti apprezza perché lascia il like? Che cazzo ci stai a fare su tumblr?
Non è tinder, su questo siamo d'accordo, quindi evitiamo i messaggi privati talvolta
La gente è cattiva senza motivo, allora disattiviamo ask box e commenti, mi può andare bene
Ma disattivare pure i reblog in un post di foto con cose normali, quotidiane, naturali, senza che nemmeno ci sei tu stess* e la tua faccia e senza scrivere frasi intime e personali e nemmeno una poesia originale scritta di tuo pugno così non te la fai rubare, non ha un cazzo di senso
CHE POI
Posso comunque fare scarica foto o copia testo su QUALSIASI post di tumblr
Quindi è inutile
Siete inutilmente paranoici e nel modo sbagliato
I blog così li smetto di seguire e li blocco davvero, non voglio vederli più, perché si tratta di questo, "vedere", è letteralmente l'unica cosa che puoi fare con loro, ma indovina un po', non è iltuopersonaleunicoblog punto com, non sei su Facebook, non sei un vip di Twitter, è un social network chiamato tumblr, la cui funzione principale è la condivisione, condivisione di idee, arte, immagini, pensieri, non è un canale a senso unico
#Per la cronaca#Mi riferisco a un blog in particolare di una ragazza#È iperfissata e iperparanoica e ipertestarda#Ho avuto la sfortuna di parlare con lei tempo fa#E per fortuna adesso non pi��#Sti blog non hanno alcun senso#Mi danno un fastidio#Non puoi fare un cazzo#Soltanto guardare e mettere like#Ed essere uno dei suoi tanti apprezzatori sconosciuti ^^#Così magari ti illudi di essere importante ^^#Zibaldone di pensieri#Zdp
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la cosa triste ma allo stesso tempo divertente di questo social è che 9 volte su 10
ragazza posta trenta frasi profonde, ben articolate, in cui esprime la sua maturità intellettuale e magari artistica: 20 note max
stessa ragazza posta una foto in cui si vede mezza gamba: 463 like + 34 commenti tipo “🤤😍” “dea..misericordiosa” “posso leccarti i piedi?”
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Io invece apprezzo che non pubblichi frasi preconfezionate (che poi sono quasi sempre cazzate atroci oppure ovvietà) ma che ci metti te stessa in quello che scrivi.
Sul discorso dei culi, che dire. Sarei un ipocrita se dicessi che non mi piace vedere un culo o un paio di tette, però alla fine qua sopra è come se ti assuefacessi, e hai bisogno anche d’altro.
Non sono, e non sarò mai, uno di quelli che dicono “la vera bellezza è solo quella interiore” e robe simili, semplicemente perché non è vero. La bellezza esteriore è fondamentale e chi lo nega è, indovina, ipocrita, come dicevo prima.
PERÒ, c’è un però grande come una casa, e cioè che la bellezza esteriore è come se avesse una soglia, nel senso che può portarti fino a un certo punto, poi se vuoi davvero sviluppare una connessione con una persona hai necessariamente bisogno anche di un’attrazione mentale.
L’essere umano, alla fine, ha bisogno secondo me di un equilibrio tra questi due tipi di bellezza, e snobbare o vituperare l’uno o l’altro significa non aver capito cosa sia davvero la bellezza.
Questo equilibrio ovviamente non significa pubblicare foto del culo su Tumblr aggiungendoci una frase poetica o filosofica come didascalia. No, quello è l’apice del cringe.
Per concludere, ho apprezzato il tuo discorso, perché hai lanciato una provocazione, senza necessariamente denigrare la bellezza esteriore, ma hai semplicemente dimostrato quanto sia piú difficile creare una connessione mentale piuttosto che fisica. Ed è una realtà innegabile.
Grazie tantissimo di aver capito, non potevi dirlo meglio
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Quanto tempo era che non facevo uno shipping meme? (Un po'.) Pensavo fossero ormai una cosa vintage, e forse lo sono, ma mi piacciono quindi chissene.
OTP
Credo che solo con Yu-Gi-Oh! e parzialmente con Hetalia io sia andata su alcune coppie più bizzarre, perché di solito finiscono per piacermi le più ovvie/popolari.
Sì, so che state guardando la Radiostatic perché essendoci una freccia risalta di più, ma la mia OTP effettiva di Hazbin Hotel è più in alto.
Ché per me Angel e Husk sarebbero andati più che bene anche come amici, ma l'ultimo episodio (E l'account ufficiale di Tw1tt3r, e quello dell'autrice, e quello del doppiatore di Angel, e-) hinta(no) subdolamente altro (Subdoli come le telecamere di Vox), mi si è accesa una lampadina (E l'ho spenta ché costa) e niente è stato più come prima (O qualcosa del genere).
Sono entrambi in situazioni diversamente piacevoli, il loro duetto in italiano si chiama "Fai schifo, baby", sono uno tsundere sessantenne e un angry teenager trentenne, quindi non potevano che essere una zolletta di zucchero ricoperta di miele con gocce di melassa. Consigliato un dentifricio di buona qualità, ma solo per rimandare l'inevitabile visita dal dentista.
È una specie di comfort ship, dato che la dinamica in cui li vedo è quella 100% casta, pura e hurt (offscreen)/(a lot of) comfort. [EDIT. (E, nelle established relationship, 100% p0rn0fluff.)] Angel ha bisogno di tempo e di far pace con se stesso, per non rischiare di buttarsi su Husk solo per scappare o per dipendenza emotiva, e mi fa piacere che la maggior parte del fandom l'abbia capito.
Bonus:
Nel delirio iperglicemico, ho realizzato che si tratta di un personaggio considerato bello bellissimo + un furry tsundere. Non salvatemi, sto bene così.
Il più giovane è alto letteralmente il doppio del più grande e ha quattro/sei braccia, quindi qualsiasi interazione deve e dovrà adattarsi di conseguenza. (Angel non potrà stare sul pavimento o sul divano per sempre.)
C'è un gatto-gufo, cioè un gatto al quadrato.
Ho passato mesi dietro alla Spamano, mi inoltro in un altro fandom e mi ritrovo frasi e imprecazioni in italiano perché uno dei due è italiano e l'altro parla italiano. CIOÈ DAI.
L'altra mia OTP di HH è la Radiostatic, rigorosamente onesided, perché il contrario la renderebbe meno comica.
Io sono certissima, come il 99,9999999% degli spettatori (Anche se c'è da vedere se la seconda serie dirà il contrario), che la proposta di Vox ad Alastor fosse una proposta lavorativa come quella che ha con Valentino, ma Alastor non l'ha capito e pensa che Vox sia solo molto comicamente permaloso.
Sì, devo ancora capire perché Alastor sembri a sua volta un ex inacidito - O forse è solo boomer.
Bonus:
Si sprecano i post di confronto tra tutte le cose che fanno in pendant - A parte il celebre graffiare il tavolo, si arriva al "Ahah, cos'hai detto?", passando per i cosplay in coordinato (Lo sapevo che il pastorexsuora avrebbe fatto danni!) e pezzi di coreografia simili. E hanno pure il design complementare.
"Ti ha quasi sconfitto" implica che Vox ha vinto. Alastor ha perso contro Vox. Dopo che ha rifiutato la sua "proposta". La Radiostatic è un generatore universale di cazzate perché non è solo Vox ad essere il disagio.
La foto. Alastor si è fatto fotografare con Vox. Vox ha strappato la foto e si è tenuto la metà con Alastor. Spero vivamente l'altra metà non ce l'abbia Alastor. Si necessita backstory per maggiori bonus di disagio completo.
Può sembrare che shippare Radiostatic onesided equivalga a bullare Vox. In realtà, gli si sta solo dando corda.
Sto shippando un cervo con un televisore.
Mi piacciono
La Chaggie ha tutte le qualità per entrare nel cerchio OTP, ma le manca ancora una piccolissima spinta che non so neanch'io cosa dovrebbe essere.
"Chaggie" e "Huskerdust" dovrebbero essere le uniche coppie ad avere solo i nomi dei componenti, e la seconda è pure uno scioglilingua. Se però alla seconda sembra andare bene così, in realtà la prima si chiamerebbe anche "Rainbowmoth". Perché pare che Vaggie fosse associata alle falene (Probabilmente perché lo era la sua versione beta nel fumetto Zoophobia). Ora, con plurimi milioni di specie di esseri viventi sul pianeta, con tutte le parole del vocabolario inglese, si è veramente andati a prendere l'unica specie animale che in HH è associata al Male Cosmico Ché RadiceDiOgniMale Levete? Allo stesso tempo, non le si può neanche associare la parola "angel", perché c'è un altro personaggio che si chiama così! /SaveVaggieShipNames2k24
Insomma, Charlie e Vaggie. Amo il loro rapporto e come viene presentato - Mostrato da dettagli come i nomignoli o il fatto che dormano insieme, il fatto che Vaggie sostenga Charlie sia nelle cose più assurde (Tipo i bellissimi esercizi) che in quelle più serie (Tipo Charlie che deve trovare la forza di chiedere aiuto a suo padre); al tempo stesso, Charlie cerca di darle più spazio possibile e integrarla con il gruppo (Tipo spronarla a decidere come impostare gli esercizi sulla fiducia, che tra l'altro è pure foreshadowing). Ho apprezzato molto com'è stato affrontato il segreto di Vaggie, da entrambe le parti - Per nessuna delle due è stato fonte di priorità discutibili quali incentrare tutto sul drama e dimenticare lo sterminio (Dubitate che altre opere non ne avrebbero approfittato?), Vaggie è sì rimasta in silenzio al Concilio, ma si è anche rifiutata di spalleggiare Adam, e Charlie l'ha perdonata dopo un sentitissimo periodo di dubbi e paure. È sempre un piacere vedere coppie che si comportano da coppie!
Bonus:
È una coppia il cui conflitto si basa sulla trama e non sul romance spicciolo e spesso squallido. Ciò non vieta a Vaggie di fare facce inorridite nel realizzare quanto la Rainbowsmile sarà popolare.
UNA COPPIA LESBO IN CUI ENTRAMBE HANNO I CAPELLI LUNGHI. Voi non capite, io ho da secoli un dramma in corso con gli yuri per cui le due tipe hanno rigorosamente i capelli lunghi+corti o lunghi+legati (di solito in codine) di modo che sembrino corti. Miku e Luka sono state per tanto tempo un'ancora di salvezza - Per quanto in realtà anche Miku ha i capelli legati, ma almeno rimangono lunghi. Sì, Charlie ha teoricamente i capelli legati, ma sono due nastri lentissimi e il design è in generale quello di una ragazza con i capelli lunghi.
La ragazza più arcobaleni e gioia e buoni sentimenti è una stangona in pantaloni e la tsundere armata è una nana con la minigonna e i fiocchetti. Di solito non mi fanno impazzire le coppie lesbo pantaloni+gonna, ma qui è tutto così a contrasto che fa il giro e diventa bellissima.
La Radiorose funziona benissimo sia come coppia platonica che come coppia di amyketteh pettegole cinquantenni.
Trovo ammirevole come sia bastato un unico episodio per far amare Rosie, farla eleggere zia/madre adottiva di Charlie e convincere una buona fetta di pubblico (Me compresa) che sia la persona con cui Alastor ha maggiore chimica - Positiva. Vox e Luciano sono casi a parte, soprattutto Vox, con cui ha la chimica del clorato di potassio e alluminio in polvere. Soprattutto, è al momento l'unica che può redarguire Alastor e lo fa.
Pare che, nelle primissime versioni, la partner di Alastor fosse Mimzy. Sono cambiate un sacco di cose, quindi nessuno di loro è la versione originale, ma per me Alastor sta molto meglio con Rosie che con Mimzy.
È stato detto che dovrebbero avere un duetto tutto per loro, quindi vediamo se rimarranno "zio e zia", "vecchie comari", "coppia di Evil Overlord&Overlady" o "Alastor, sciocchino, smettila di provare a fare l'antagonista, il tuo destino è nel Team BuoniH".
La Cherrisnake è così assurda che ha un sacco di potenziale.
A parte la gag del "E perché dovrei?", che non so come riesca a far ridere ogni singola volta, è oggettivamente una "disadattato socially awkward pseudogentiluomo di fine Ottocento" + "trucidona selvaggia che parla come la Vecchia Romana" che sembra pure stare funzionando.
Per quanto sarebbe carino se potessero stare insieme, mi accodo a chi spera che, nel caso, Cherri si redima per qualcosa di diverso dal "voglio stare col my luv <3<3<3".
La Staticmoth è la diretta conseguenza dell'essere caduta nella tana del Bianconiglio, averci trovato le V e aver deciso di mangiare tutta la scatola di Eat me.
All'inizio pensavo fossero una poli, o che quantomeno Vox stesse sia con Valentino che con Velvette - E invece pare che Velvette sia tipo l'amykettah/figlia/animale domestico/unica detentrice di un neurone e custode del neurone condiviso che presta solo a Vox.
La Staticmoth è un'altra fonte di delirio comico, però implica due antagonisti (Cioè, uno che ci ha provato e, per il momento, è stato il maggiore aiutante del Team BuoniH, e l'altro che se il principale obiettivo degli spettatori non è scoprire cosa stia facendo Lilith o quale sia il patto di Alastor ma fare puntate su come morirà male c'è un motivo), quindi di solito sembra di vedere le disavventure del Team Rocket.
Al di là delle infinite vignette idiote, hanno una dinamica curiosa: in teoria stanno insieme, ma sono ossessionati da qualcuno che non li vuole. E se da una parte c'è Valentino che fomenta le esplosioni di Vox, dall'altra c'è Vox che sembra rodersi di gelosia - Per motivi sconosciuti e inspiegabili all'intera umana stirpe, dato che Valentino gli dà volentieri ciò che vuole e non credo nessuno voglia essere al posto di Angel. D'altra parte, Vox è l'unico che può placare Valentino senza diventare uno shanghai più o meno antropomorfo, e al momento non si sa perché Valentino gli dia retta (A parte per la sua affascinante luce blu).
La seconda serie dovrebbe parlare abbastanza anche delle V quindi, a parte scoprire l'origine del fallimento Radiostatic, spero si scopra qualcosa in più anche del perché, tipo, le V funzionino, la Staticmoth esiste e cosa c'entri Velvette in questo delirio.
Bonus più importante di tutti i bonus di questo post:
È una falena con un televisore.
Penso vadano bene (No romance)
Come da titolo, miscellanea di rapporti d'amicizia/inimicizia di cui mi piacerebbe vedere di più.
Può sembrare strano, ma non shippo Radioapple. Vorrei vedere di più di loro, in rivalità o scontro effettivo - Perché è quasi ovvio che Alastor ci rivede suo padre, quindi chissà che prima o poi la cosa non esca fuori con legittimo dafaq? di Luciano. (Sì, Lucifero è Luciano, come già Verlaine era Paolino, Akutagawa è stato a lungo Vanessa, Judar era Giuditta e Malik era Merry. Stavolta però è colpa di Tayr.)
Andranno mai d'accordo? Luciano s'informerà mai su chi sia il demone della radio? Alastor la smetterà di intrufolarsi nelle canzoni altrui per farsi notare? Qualcosa mi dice che tutte e tre le risposte siano "no", e va benissimo così.
Bonus:
Tumblr smettila di spammarmi Radioapple.
Ricordavo che Cherri avesse un gran screentime nel Pilot, ma Addict l'avevo vista una sola volta. A rivederla, è praticamente un OAV su Angel e Cherri.
In soli cinque minuti butta lì un sacco di cose interessanti - Cherri, con tutta la poca grazia e i suoi traumi? anche lei con relazioni abusive??, come unico conforto di Angel, entrambi messi malissimo che si sostengono a vicenda con uno stile di vita molto poco sano, ma che è l'unico modo che conoscono per stare meglio.
Nella serie Cherri avrà tipo venti battute, ma mi è piaciuto molto come, nonostante consideri l'hotel un'idiozia e pensi che ubriacarsi/dr0garsi sia bello e Angel scemo per volervi rinunciare, rispetti le sue scelte e rimanga con lui persino alla battaglia finale. Cherri è l'incarnazione della "cattiva compagnia", eppure risulta una vera amica. Sono sicura che dovesse avere più screentime, chissà che non rimedi nella prossima serie!
La Rainbowsmile è piuttosto popolare, ma io le preferisco come amiche.
Probabilmente Emily avrebbe dovuto avere più screentime ma, in realtà, mi piace molto com'è risultato il loro rapporto: Emily e Charlie sono molto simili, è quasi sicuro avrebbero fatto amicizia a prescindere, ma il precipitare degli eventi ha portato i loro punti amicizia da 10 a 70 nel giro di una canzone - Il tutto perché entrambe mosse da un forte senso di giustizia, e hanno sentito nell'altra qualcuno di molto affine.
Nella quasi totalità dei casi i rapporti così sembrano e spesso sono rushati, ma qui è fatto talmente bene che mi piacciono e vorrei vedere più di loro - Magari in momenti meno pregni di trama e drama.
Infine, Alastor e Niffty.
Non credo necessitino di paragrafi esplicativi, sono bellissimi e basta. Vorrei sapere come Niffty sia finita al servizio di Alastor - O meglio, perché Alastor abbia preso in servizio Niffty.
Chissà che non sia vera la teoria della "casalinga lobotomizzata con marito abusivo" e Alastor che ci ha rivisto sua madre. Sarebbe un'inaspettata svolta drammatica, ma non mi dispiacerebbe. Forse ci rimarrei un po' così, al contrario, se si scoprisse che lei è solo "CAOS GREMLIN LOL" e lui ha pensato fosse divertente-
Altre relazioni che mi incuriosiscono ma che non ho incluso nell'immagine, in ordine sparso, sono anche Alastor e Mimzy, Husk e Cherri, Luciano e Adam, Husk e Alastor, Emily e Ser Pentious, Luciano/Adam/Lilith/Eva.
Non mi piacciono
Nessuna! Ci sono coppie che non m'interessano, ma nessuna che non piaccia-
lol nope
Perché la Mothdust ha un colore tutto suo, che ho aggiunto apposta per loro!
(Pensavate mettessi una gif esplicitamente Mothdust? lol nope.)
Okay, in realtà, a livello di storia, mi piace un sacco e vorrei che venisse sviscerata malissimo, a partire da com'è nata e perché Angel abbia firmato un contratto demenziale che implica nello studio dimmi che ti piace baby sono tuo fa ciò che più ti vaaaaAAAAAAHHHH - Soprattutto perché le firme sono tutte svolazzi e cuoricini, quindi sembra fosse più che d'accordo. Angel era un povero ragnetto ingenuo? Valentino era stronzo fin dall'inizio o si è incattivito? In realtà all'inizio erano norm- ahah, okay, no, non si spiegherebbe il contratto (A parte l'aver letto 50 sfumature di grigio e aver preso il bad end). Ma, soprattutto, Angel si ricorderà mai del corretto ordine della catena alimentare tra ragni e falene? Nel mentre, mi accodo a chi spera in uno sbagliatissimo duetto tra loro due.
Per quanto ami la Huskerdust Overlord!AU che circola da un po' e certi cliché mi piacciono tanto, non sono sicura di come nel caso prenderei Husk che, nel canon, vince il contratto di Angel. Non per questioni di "damsel in distress", ma perché preferirei fosse Angel a fanculizzare definitivamente Valentino. Se poi Husk insegna ad Angel come barare giocare a poker, Angel si riprende il suo contratto e incastra Valentino in una gigantesca ragnatela a cui poi dà accidentalmente fuoco come ben insegna Charlie, chi sono io per oppormi?
Grande esclusa?
Luciano e Lilith. So che piacciono un sacco e ci sono tante fanart carinissime, ma non ho idea di come siano e come stiano, quindi per ora il giudizio è sospeso-
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I tipi che qui su tumblr sparano la combo: foto aesthetic del fisico vedo non vedo+cinemaniaco ma solo di film in bianco e nero o di autori sconosciuti+amanti dei libri e del vino(il vino ha rotto il cazzo più della carbonara nelle bio di tinder), sono l'equivalente dei 13 enni con la foto profilo del joker di heath ledger e che postavano frasi sul non essere capiti,in pratica delle red flag ambulanti che vi porterete alla seduta di psicoterapia settimanale v:.
Potrebbe anche andare peggio,ed essere dei dipendenti dal porno cronici,dato che di solito vi chiedono la colonscopia dopo due giorni di chat.
(non ho capito perché si dice di amare il vino come se fosse un flex,se io dico che mi piace la birra passo per un hooligan burino ma se invece dico "adoro farmi peggare mentre sorseggio un buon rosso" passo per anthony bourdain, buon'anima)
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Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi...
Ieri un blog che seguo, postando questa foto del giocatore del Napoli e della Nazionale Giovanni Di Lorenzo, ha scritto che è un Apollo.
L'aggettivo che si rifà all'estetica del Dio Greco vale in italiano giovane di grande bellezza, per lo più in frasi (talora ironiche) come essere un a.; parere, credersi un a. (e, più spesso con la maiuscola, essere, sembrare un Apollo), con riferimento alle raffigurazioni scultoree o pittoriche del dio (voce Apollo, Vocabolario Treccani).
Tolta la dimensione ironica, assente in quel post, mi è venuto in mente che rispetto ad Apollo, Di Lorenzo ha i capelli di un altro colore. Sembrerà un particolare strano, ma la Mitologia Antica ha nella dimensione tricologica un aspetto niente affatto secondario.
Partiamo da una tradizione comune: Apollo, che era molto più che il dio del sole, aveva i capelli neri, con riflessi viola (oggi diremmo corvini). Il mito della sua nascita è meraviglioso: figlio di Zeus e della titanide Leto (o Latona), fu concepito nell'ennesima avventura extraconiugale del Re degli Dei (il tono è volutamente divertito); Era, come sempre furiosa delle avventure amorose del marito, venuta a sapere che Leto fosse incinta di Zeus, proibì alla partoriente di dare alla luce suo figlio su qualsiasi terra, fosse essa un continente o un'isola. Disperata, Leto vagò fino a giungere sull'isola di Delo, appena sorta dalle acque e, stando al mito, ancora galleggiante sulle onde e non ancorata al suolo. Essendo, perciò, Delo non ancora una vera isola, Leto poté darvi alla luce Apollo e la sua gemella Artemide, precisamente ai piedi del Monte Cinto. Secondo i miti, Artemide fu la prima dei gemelli a nascere, e aiutò la madre nel parto di Apollo. Questi nacque in una notte di plenilunio, che fu da allora il giorno del mese a lui consacrato: nel momento in cui nacque il dio, cigni sacri vennero a volare sopra l'isola, facendone sette volte il giro, poiché era il settimo giorno del mese. E appena nato, la testa del neonato fu poggiata su un cespuglio di violette, che trasferirono ai capelli del Dio quella sfumatura violetta, che gli sarà cara.
Il colore scuro dei capelli di Apollo era una rarità letteraria, poichè, per esempio, Omero descrive tutti gli dei con caratteristiche opposte: ci sono studi che descrivono come il rapporto tra divinità\eroi biondi e bruni sia 10 a 1, Afrodite è bionda, come pure Demetra. Atena è, per eccellenza, “l’occhicerulea Atena”. Il termine adoperato è glaukopis, che certo è in relazione anche con la civetta, sacra alla dea (glaux = civetta: occhi scintillanti, occhi di civetta), simbolo di saggezza. Oltre a ciò, altri leggendari eroi erano biondi: Menelao, Peleo, Achille e suo figlio Neottolemo, Meleagro, Radamanto, Clizio, Camerte. Si dice che persino Alessandro Magno fosse biondo.
Sappiamo con certezza dagli studi genetici sui resti nelle tombe che gli antichi greci e romani fossero molto più comunemente "di tipo mediterraneo", cioè pelle scura, occhi scuri, capelli scuri. Questa affermazione non vuol dire che non esistessero persone con i capelli biondi o gli occhi chiari, vuole dire che questi ultimi erano una minoranza genetica, almeno fino alla Roma Imperiale. Eppure l'essere biondi, essendo in minoranza, era considerato molto più affascinante. Pratica comune, tra le donne ricche, ma era pratica conturbante nei lupanari delle prostituite, era quella di colorare i capelli di biondo usando delle costosissime tinture allo zafferano o polveri colorate: le cronache del tempo ci dicono che richiedesse un grande sforzo per l'applicazione e avesse un odore ripugnante. Tra l'altro, la stessa parola biondo ha etimologia oscura: origine certa della parola è comunque l'antico francese blond (e il provenzale blon) da cui lo spagnolo blondo (poi sostituito nell'uso comune da rubio, dal latino rubeus, "rosso") e l'italiano biondo; i greci antichi per esempio usavano gli aggettivi xanthòs e xoutòs “biondo”, pyrrhòs “fulvo” e chrysoeidés “aureo”, riferiti ai capelli di uomini o Dei, aggettivi che corrispondono perfettamente al latino flavus, fulvus e auricomus; per descrivere le chiome lunghe e bionde usavano termini specifici come chrysokàrenos “testa bionda”, o chrysokóme “chioma d’oro”. E quest'eco rimane nella cultura occidentale, per esempio, nella ritrattistica medioevale e primo rinascimentale, dove è davvero difficile, se non in autoritratti, trovare una figura femminile simbolica che non sia bionda o dai capelli chiari.
Su questo fatto sono nate molte teorie: alcune sfiorano il razzismo, altre furono lo spunto per una certa storiografia mitteleuropea che vedeva già all'epoca greca antica caratteristiche dello spirito razionale dell'Europa centrale, dove si presume siano partiti per quelle terre i biondi (in pratica, una versione filo nazista della dicotomia nietzschiana apolinneo\dionisiaco), esistono inoltre decine di libri sull'origine "Indoeuropea" dei greci rispetto a quella levantina (che sarebbero i fenici, e le popolazioni del mediterraneo orientale).
Questa è L'Afrodite Cnidia: l'originale era opera di Prassitele, scolpita nel IV secolo a.C. Essendo perduta, rimangono alcune copie di età romana. È famosa non solo per la sua disarmante bellezza artistica, ma anche perché è il primo nudo femminile dell'arte greca e perché, secondo tutte le fonti, aveva i capelli biondi.
I poeti hanno amato e cantato per lo più donne pallide e dai capelli biondi; anzi fra tutti gli spietati imitatori del Petrarca, se non mai, certo difficilmente si ritrova chi abbia messo nello sbiadito lusso delle sestine, delle canzoni e dei sonetti a frasi bell'e fatte, una fanciulla che non avesse
… i capei d'oro alla Laura sparsi
Corrado Ricci (1858 – 1934), archeologo e storico dell'arte italiano
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La seconda: non chiedermelo più
Anche la tua, di bellezza, è una cosa irraggiungibile. Se ci penso mi ricorda una foto di dieci anni fa di un palazzo che è stato demolito ieri, o sentire casualmente per strada un odore del passato, ma inafferrabile, impossibile da collocare con precisione.
Anche se non ci parliamo più, e forse ti ricordi ogni tanto di me solo mentre spingi il pesantissimo cancello di casa tua, o nei pochi momenti in cui sposti i mobili della tua camera; io ricordo ogni giorno i tratti della tua bellezza. Nitidi, trasparenti: come se li avessi qui davanti in questo momento.
Sdraiata a letto hai in mano una bottiglia d’acqua quasi vuota, poi sei su un treno davanti a me, con una gonna lunghissima in piena estate. Mi dai un biglietto della metropolitana, ci vediamo a colazione, piangi perché hai perso un aereo, ridi con le stesse frasi di una canzone che ripetiamo allo sfinimento. Prendi un ascensore e per un attimo dimentichi il mio piano, ti nascondi in un bosco pieno di conigli, l’anno scorso mi hai detto che vuoi imparare a lavorare il legno.
Sfoglio distrattamente le migliaia di foto salvate sull’iPhone, e nella scheda Persone c’è un cerchio con dentro il tuo viso, e sotto un punto interrogativo. Dai un nome a questa persona?, mi chiede un sistema operativo pensato tanti anni fa in California. No, gli dico, perché dare un nome alle cose le rende reali, e tu non hai più niente a che fare con le mie mattine o le notti in cui non dormo. E mi sento così forte durante questa breve presa di posizione, mi sento così forte che tutti i pezzi mancanti della vita sembrano rimettersi al loro posto, prima di distruggersi di nuovo.
L’ennesimo rifiuto porta il telefono a darmi una via d’uscita, propormi il perfetto manuale della mia salvezza momentanea (è stanco pure lui di assistere a tutto questo): non chiedermelo più. Basta un tocco ed è tutto finito, il tuo viso sparisce, e la tua bellezza senza fine diventa concreta come tutte le cose che si possono dimenticare.
Va bene: domani lo faccio.
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Carico le foto su vinted, sistemo il cv per partecipare a dei concorsi in uni, dipingo cose che madre mi porta (tipo damigiane vuote), faccio letture di tarocchi online, mi tengo impegnato insomma. Trasversalmente catalogo le mie relazioni sentimentali con frasi di canzoni.
"con me non devi essere niente" (Piromani - Le luci della centrale elettrica) - Primo amore, prime toccate, primi casini.
"dopo un'attenta analisi confronti e riflessioni, ho capito che io, no, non ho capito niente di te" (Mi vida - linea 77) - Mai capito nulla di quella persona, solo sofferenza.
"mi sono innamorato di te perché il mio pisello non aveva niente da fare ma adesso smetto" (Sono troppo stitico - Caparezza) - Durata poco, sono scappato come al codardo.
"verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (poesia di Pavese) - Ci credevo molto, poi qualcosa si è rotto quando lei non credeva in me.
"quando a casa tornerai, vienimi a trovar, io ti posso offrire il pane" (La canzone del pane - I Camillas) - Quanto amore, inversamente proporzionale alla voglia di stare insieme.
"tu hai l'anima che, io vorrei avere" (En e Xanax - Samuele Bersani) - Poi ho capito che quello che nascondeva era più tremendo di quello che avevo dentro io.
"Tu fumavi ed ostentavi una malinconia che male si intonava coi tuoi leggings fluorescenti" (Hipsteria - I cani) - Qualche schiaffio in faccia per farmi capire chi avevo di fronte mi ci voleva.
"Vorrei stare sempre così, avere cose pratiche in testa" (FBYC - I cani) - In questo caso non c'ha capito nulla lei di me.
"Do not spray into eyes, i have sprayed you into my eyes" (Taro - Alt J) - i sentimenti sono belli, le relazioni sono brutte.
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Mi sono svegliata infelice. Sì, hai capito bene: infelice, mica stanca, mica stressata, mica insoddisfatta. Infelice. Sto cercando la strada per trovarti, non so quanto attivamente, ma nel dubbio alleno le mani a toccarti senza ferirti, ad afferrarti senza catturarti e a toglierti il respiro senza soffocarti. Questa mattina mi hai detto che posso farcela, che non sono mio padre e che negli occhi non ho neanche un accenno della sua ombra.
Mi sento sola. Anche se canto in macchina, anche se rido forte, anche se ho foto di qualcuno nudo sparse nei messaggi.
Mi sento sola e a te avrei potuto dirlo. Avrei dovuto dirti quanto ero sola mentre eravamo in due. Forse avrei dovuto dirti che ero ancora più sola quando eravamo in tre. Invece quando ti ho incontrato qualche sera fa sono rimasta frastornata dal fatto che parliamo della pioggia battente di un giugno insolito come se non avessimo mai condiviso lo stesso zaino molto prima che lo stesso letto.
Chissà che amore pensava di meritare. Vorrei metterlo seduto qui, davanti a me, e chiedergli se un elenco esaustivo di tutte le volte che ha sentito di meritare di più, esista davvero. Vorrei sapere se un amore migliore è stato il motivo che l’ha spinto fuori da quella porta. Chissà invece se, sentendosi vittima, non si è mai riconosciuto colpevole dei suoi tentativi falliti. Chissà se ci legano più gli occhi o questa incapacità di legarci.
Mi ferisce non essere stata la tua ancora di salvezza molto più di quanto mi dispiaccia che tu te ne vada. Mi ferisce non aver saputo tenerti in piedi quando ti sentivi scivolare, mi ferisce non aver saputo ricucire gli strappi causati da questo continuo andare, mi ferisce che tu non abbia sentito le mie mani sufficientemente salde per conservare i tuoi malumori. In realtà mi ferisce essere stata niente, quel niente gigante ci ha diviso senza che ci muovessimo da queste due stanze attigue.
Perché non mi basta? Mi manca andare a casa con te molto più di quanto possa mancarmi l’alba. Siamo già stati qui, dove niente mi scalfisce e mi riempio la bocca di frasi distratte. Con gli occhi disfatti non distinguo la pioggia dallo sporco che incrosta i vetri.
Ho paura di svegliarmi una mattina e di realizzare di essere stata lui tutto questo tempo. Mi dici “se qui non puoi amare, allora non restare”, ma io credo di non potermi amare né qui né altrove. Sono un paio di anni che macero nella convinzione che devo solo imparare a riposare quando sento l’aria mancare. A riposare, mica ad andare via. In questo momento, però, non riesco ad affermare con totale sicurezza che la mia voglia di mollare dipenda dalla stanchezza e non già da quell’infelicità che mi attanaglia. Pensa quante parole complicate ho dovuto scomodare per dirti che non so che cazzo fare. Guardo lo stesso cielo, dalla stessa finestra, con gli occhi brutti di chi cerca la fine. I problemi, quindi, sono veri o sfilano davanti ai miei occhi intenti solo a scovarli? Vorrei un bugiardino per queste quattro mura e un bicchiere di speranze per placare l’arsura di questa insoddisfazione.
Mi circonda un grande mal di testa, mi domando se la sua indifferenza è la risposta alla teoria dell’universo o se forse merito il silenzio per non aver saputo dare altro. Mi torturo le unghie pensando che forse dovrei scriverle, senza cadere nel balletto del disturbo. La sento lontana, mi sento stretta. Consumo quattro metri quadri di ufficio chiedendomi quale risposta dare ad una domanda scontata. Mi sento lontana, vorrei averla stretta.
Onnisciente, vorrei dirgli che mi hanno chiamato in modi peggiori. È quello che penso di meritare? Un paio di risposte vuote e qualche frammento di oggi è l’unica cosa che ho da offrire. Ho gli occhi stanchi e un’incapacità di amare che mi imbavaglia. Sento di non arrivare mai, di muovermi in modo frenetico, questo sì, ma di arrivare mai. Niente funziona, né dentro né fuori. Hai lasciato un mezzo disegno su una colonna bianca, mica hai lasciato me. Non è che non piaci, tu non esisti proprio. A volte mi sorride, anche quando mi giudica, mica mi ferisce.
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Come comportarsi con le donne sui social?
Oggi affronterò brevemente un tema a cui la scienza non ha ancora dato una spiegazione, alcuni teorici rimandano la soluzione a un quarto segreto di Fatima di cui nessuno sa dell'esistenza. Perché un segreto che è segreto appunto.
Altri studiosi rimandano il tutto al movimento dadaista, poiché dada fa rima con gnagna.
Comunque un triumvirato composto da Alberto Angela, Mario Tozzi e Alessandro Barbero ne stanno discutendo in un summit culturale. Hanno iniziato sei anni fa, non è dato sapere quando arriveranno a una conclusione.
Ma torniamo all'argomento principale.
Io e le donne nei social.
Non ho mai inviato il pisello in chat. A nessuna.
Non capisco se sono un perfetto idiota o un inguaribile deficiente.
Il pisello. Sembra che alcuni miei colleghi maschi senza di quello non avrebbero altro da fare nella vita.
Alcune donne, vista la mia mancanza in questo, mi hanno rimosso dalle amicizie. Alcune anche bloccandomi il contatto.
Eppure la vita, quella del pisello intendo, dura molto meno della nostra quindi non si dovrebbe perdere tempo. Un giorno sai scrivere il tuo nome facendo la pipì nella neve, un giorno ti ritrovi a doverti sedere per urinare; altrimenti col catzo (appunto) riusciresti a centrare il water.
Alcuni pensano che Bukowki sia la traduzione in russo di "buco", credo che sia colpa anche di tutte quello foto di fondo schiena con frasi dello scrivano tedesco.
Quando arrivò il tempo di cercarsi amicizie e rapporti con il mio prossimo io lo feci in modo empatico, in maniera del tutto aperta.
Nelle mie esperienze trovai interesse per gente simpatica, che trovai sia tra le femmine che tra le donne. Si, ve lo giuro.
Mi ricordo che una tizia dopo un po' che ci si frequentava mi chiese di sposarla, il mio cuore andò in fibrillazione, le dissi che ero emozionato non avendo mai celebrato un matrimonio. Non la rividi più.
Ho conosciuto donne più folli degli uomini, senza drogarsi giuro!
La prima cosa che mi colpisce in una donna è l'ironia, mi piacciono quelle che ne hanno in abbondanza.
L'anno scorso chiesi a Babbo Natale una donna complice, con cui parlare e risolvere i problemi dell'esistenza nostra senza rabbie o complessi psichiatrici tossici.
Dopo un paio di giorni (un caso?) ricevetti una mail norepley chiocciola punto qualche cosa con un link, era di Amazon sezione bambole sessuali in silicone.
Credo che instaurare un rapporto di profonda complicità con una persona del sesso opposto sia molto arduo, ma per chi ci riuscisse sarebbe qualcosa che va oltre ogni meravigliosa immaginazione.
Torno su Tinder, Vanessa la pitonessa mi ha appena inviato un messaggio. Chissà quanta ironia avrà e passione per la buona cucina. Noto di più le teglie che le taglie.
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Oggi pomeriggio sono stato al workshop di Makoto su karuta, kendama e origami. Dopo una breve spiegazione generale, ci siamo divisi in tre gruppi e a turni di 25 minuti abbiamo fatto tutte le attività.
Karuta, almeno nella versione che abbiamo giocato noi, vedeva un giocatore leggere una per volta delle frasi scritte su delle carte di un certo mazzo. Un altro mazzo era sparpagliato sul tavolo, ogni carta aveva una lettera dell'alfabeto hiragana accanto a un disegno. I giocatori rimanenti dovevano quindi fare attenzione alla prima lettera letta, per trovare e prendersi immediatamente la carta corrispondente. Vinceva chi prendeva più carte. Non ho capito che senso possa avere leggere tutta la frase, per chi legge. Infatti nessuno di noi leggeva fino alla fine. Sono riuscito a fare due volte l' "aereo" con il kendama. Dovessi trovarlo, con il bollino della Japan Kendama Association come ha detto Makoto, lo comprerei pure. In 25 minuti sono riuscito a fare un solo origami, la gru, quella venuta peggio tra le due in foto.
C'erano anche persone del corso 1.2 che si svolge il venerdì, l'universo parallelo insomma, e un ragazzo del 2.2 che parlava così bene. Prima di congedarci Makoto a sorpresa ci ha fatto scegliere tra 3 tipi di snack: kit kat al tè matcha; quello che ho preso io, che lei ha descritto come simile ai "brutti ma buoni"; e uno snack salato, in due versioni. È stato un workshop carino e divertente.
Prima di tornare a casa mi sono fermato a prendere qualcosa in una "pasticceria" a Firenze che aveva consigliato una compagna del corso di giapponese, avevo messo lo screenshot anche qui. Molto modesta come pasticceria, sarà che era ormai fine giornata ma non c'era così tanta scelta (il che non è necessariamente un male). Ho preso due piccole torte, una all'Oreo e una alla fragola, mi sono scordato di fotografare quest'ultima prima di tagliarla.
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la routine su Tumblr è sempre la stessa.
STEP 1: apre blog X di una fregna clamorosa che, da un momento all’altro e molto probabilmente senza conoscere il social prima di allora, comincia a postare foto sue con l’ano aperto;
STEP 2: subentrano successivamente tutte le domande in anonimo di gente allupata, loro cominciano anche a rispondere alle stesse con frasi del tipo “Sì mi piace molto duro/l’ho fatto a 6/vivo di orge 🥹”;
STEP 3: lamentela generica sui ragazzi che escono cazzi in chat che per quanto cringe e sbagliato sia, non ti arriva mica Camillo Benso, Conte di Cavour su un blog del genere;
STEP 4: frasi NON poetiche e di senso non compiuto, ma buttate a caso perché tanto tutto quello che dici sarà sempre giusto col culo aperto che ti ritrovi;
STEP 5 (il mio preferito): il blog SPARISCE.
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